martedì 19 marzo 2019

Lo sfogo del DS Mario Navarra

Il DS dei Lepini si sfoga dopo la debacle con il New Team
NAVARRA INFEROCITO! 
"NON E' QUESTA LA FORTE!"
"Giocatori con le gambe molli e senza voglia di combattere."


Il Direttore Sportivo Mario Navarra non ci sta: "Squadra molle, scesa in campo con la paura. A differenza di sabato scorso quando, nonostante il risultato, abbiamo disputato una partita gagliarda, affrontando a viso aperto i primi della classe, nell'ultima gara di campionato la Forte ha mostrato tutti i suoi limiti caratteriali. Forse - prosegue Navarra - qualcuno pensa che avendo conquistato la salvezza con largo anticipo, è giunto il momento di tirare i remi in barca. Ma il campionato non è finito e lo spirito della Forte Colleferro deve rimanere quello dei Leoni che lottano su ogni palla e che non risparmiano una stilla di sudore, indipendentemente dalla gara e dall'avversario che si trovano davanti."
Mario Navarra è deluso non per il risultato, o almeno non solo, ma soprattutto per l'atteggiamento remissivo visto in campo contro il New Team.
"Proprio quando - afferma Mario - mi sento in dovere di fare i complimenti ad uno dei componenti della terna arbitrale che ha diretto questa gara. In un contrasto di gioco tra il nostro portiere Alfredo Parenti e Rocchi la palla carambolava tra i due giocatori, dando l'impressione di essere stata toccata due volte dal nostro estremo difensore. L'arbitro fischiava il fallo a favore dei nostri avversari, ma veniva fermato dal cronometrista, il quale gli faceva presente l'esatta dinamica e il Direttore di gara tornava sulle sue decisioni, restituendoci la palla. Un gesto come raramente purtroppo si ha occasione di osservare. Complimenti al cronometrista che non ha avuto timore ad intervenire in occasione di una decisione sbagliata e altrettanti complimenti all'arbitro che, dimostrando la giusta umiltà, è tornato sulla sua decisione riconoscendo l'errore commesso. Se questo spirito fosse applicato più spesso, sono sicuro che diminuirebbero tante tensioni sul terreno di gioco e tante gare acquisterebbero serenità e giusto agonismo sportivo."